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UniCredit: grandi azionisti riuniti in assemblea, si pensa ad un nuovo amministratore delegato

La situazione di UniCredit non è delle più rosee. In soli sei mesi, il titolo dell’istituto ha perso metà del suo valore. Poche ore fa, i principali azionisti del Gruppo si sono riuniti in assemblea per decidere, molto probabilmente, il nome di un nuovo amministratore delegato. L’obbiettivo principale sarebbe quello di rafforzare il cda. Il summit si è concluso con un mandato esplorativo affidato al presidente Giuseppe Vita. Non si prevedono stravolgimenti drastici in tempi brevi, ma entro la fine dell’estate c’è necessità di un cambio passo.

UniCredit: titolo resiste a pressione ribassista, ma non va oltre la quota dei 2,80 euro

E’ una danza pericolosa quella che sta effettuando UniCredit in Borsa. La soglia psicologica dei 3,00 euro continua ad essere un miraggio e pur resistendo all’ondata ribassista, le quotazioni dell’istituto non sembrano avere grossi margini di crescita. Secondo i maggiori azionisti, riuniti in assemblea, per cambiare Piazza Affari occorre cambiare qualcosa del gruppo stesso. Entro l’estate si analizzeranno i profili dei vari candidati ad assumere il ruolo di nuovo amministratore delegato, al posto di Federico Ghizzoni. I nomi più caldi sono quelli di Jean-Pier Moustier (capo del Cib dell’istituto), Marco Morelli (vicepresidente per l’area Emea di Bofa-Merrill Lynch), Carlo Cimbri (ceo di UnipolSai) e Gaetano Miccichè (presidente di Banca Imi). In ballo non c’è solo la carica di ad, ma si valutano nomi anche per il ruolo di CEO. Intanto, il Gruppo ha lanciato ieri sul mercato il primo prodotto di leasing immobiliare abitativo, ovvero l’alternativa al mutuo proposta dalla Legge di Stabilità. Si chiama Leasing Valore Casa e funziona così: la banca acquista l’immobile e stipula un contratto con il cliente il quale pagherà, per un periodo prestabilito, una sorta di affitto. Alla fine di tale periodo, il cliente avrà la possibilità di rilevare l’immobile attraverso il pagamento di una maxi rata.

Banche e investitori: i dubbi di opera sui mercati

La situazione degli istituti di credito italiani in Borsa è ormai critica da tempo. Gli investitori cominciano ad avere molti dubbi su cosa fare con i titoli acquistati, ad esempio i bond UniCredit in dollari USA a 7 anni. Secondo alcuni esperti, al contrario di quanto si possa pensare, il momento sembrerebbe buono per puntare qualcosa di più. Attualmente, il dollaro ha un prezzo giusto nei confronti dell’euro e ciò significa che potrebbe risultare produttiva una strategia di mantenimento. Probabilmente, però, il dollaro riprenderà a risalire e questo vuol dire che c’è un buon margine per guadagnare qualcosa se si punta proprio in questo momento. Altro aspetto da considerare sono i tassi: se si alzeranno, ovviamente il rendimento sarà maggiore, ma anche questo aspetto, per la situazione attuale dei mercati, è un punto interrogativo piuttosto grosso. Nel frattempo, sono arrivati i risultati di un recente studio economico realizzato dalla Divisione CEE dell’istituto. Il responsabile, Carlo Vivaldi, ha dichiarato che:

Secondo le previsioni, il quadro economico in cui operano le banche dell’Europa centro-orientale dovrebbe rimanere complessivamente positivo. Nella maggior parte dei paesi della regione assisteremo a una robusta crescita dell’economia, sia nel 2016 sia nel 2017.

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