Bayer AG e Monsanto Company potrebbero dar vita alla più grande multinazionale chimica, farmaceutica e di biotecnologie agrarie. L’accordo tra i due colossi potrebbe essere inserito nell’aumento di capitale della società statunitense. Non sono ancora noti i dettagli dell’operazione, ma si parla di circa 42 miliardi di dollari. La multinazionale americana si è limitata a confermare di aver ricevuto una proposta di acquisizione non vincolante e che tale proposta verrà esaminata dal consiglio di amministrazione.
Monsanto Company: i vertici della società hanno incontrato i dirigenti tedeschi
L’obbiettivo è quello di creare un business leader nel settore dell’agricoltura integrata. Si tratterebbe, nel caso in cui il matrimonio si dovesse celebrare, di una nuova multinazionale che potrebbe vantare un fatturato annuale di 67 miliardi di dollari. Un accordo tra Bayer e Monsanto Company sarebbe una grande risposta alla concorrenza delle varie Dow Chemical Co., DuPont Co. e Syngenta AG che hanno messo a dura prova i due colossi negli ultimi sei mesi. Non è chiaro se l’azienda americana sia realmente interessata all’offerta. Quel che è certo è che, in caso di successo, Bayer spingerebbe i propri orizzonti molto più verso il settore agricolo che attualmente rappresenta solo il 22% dell’attività della società. Dal lato opposto, l’azienda statunitense potrebbe ridurre il business agricolo al 40% e dedicare più spazio ai prodotti chimici e farmaceutici. In realtà, per il colosso americano potrebbe essere una buona occasione anche per risolvere i problemi dovuti al calo dei prezzi agricoli negli ultimi tre anni. L’azienda avrebbe in previsione un taglio del personale del 16%. Lo stesso gigante statunitense, lo scorso anno aveva provato ad acquistare, fallendo, l’azienda svizzera Syngenta, la quale ha poi ceduto alle avances della China National Chemical Corporation. La concorrenza si è quindi rafforzata e l’operazione proposta da Bayer potrebbe essere piuttosto conveniente, anche se rimangono parecchi nodi da sciogliere, tra i quali le preoccupazioni USA sulle norme antitrust.
Sud America mercato chiave, ma si investe anche negli USA e in Canada
La Monsanto Company, negli ultimi mesi, è stata al centro di svariate polemiche, tra le quali anche l’accusa verso alcuni prodotti dell’azienda stessa che sembrerebbero provocare il cancro. Il gigante agricolo, pressato anche dalla concorrenza, ha puntato ancora di più sul Sud America: Brasile e Argentina sono i più grandi esportatori di semi di soia al mondo. Tuttavia, il mercato dei semi di soia da parte dell’azienda dovrà essere rivisto, soprattutto in Argentina. Il problema principale è rappresentato dalle norme previste dai vari Paesi e il colosso agrario starebbe incontrando parecchi ostacoli sia in Argentina, che in Canada e negli Stati Uniti. Segue anche una certa opposizione delle norme stabilite dall’Unione Europea. La questione dell’Argentina sembra però la più la delicata: nel Paese, è lotta tra gli agricoltori e il governo e solo una parte dei proprietari terrieri ha chiesto alle istituzioni di trovare un accordo con l’azienda statunitense. Intanto, gli investitori rimangono in attesa di nuovi sviluppi: nel caso in cui l’accordo con Bayer non venisse raggiunto, il titolo della società rischierebbe un ulteriore ribasso.