BPM e Banco Popolare sono prossimi alle nozze, ma prima occorre la benedizione della Banca Centrale Europea che ha dettato nuove condizioni, che gravano soprattutto sul bilancio dell’istituto veronese. Quest’ultimo, ha chiuso il primo trimestre del 2016 con una perdita di 300 milioni, dovuta ancora una volta alle richieste europee. Francoforte aveva infatti chiesto alla banca di Verona di innalzare il livello di copertura sui crediti deteriorati. Prima del matrimonio con BPM occorrerà anche aumentare il capitale ad un miliardo di euro. Anche BPM ha pubblicato i risultati del primo trimestre, con un calo rispetto allo stesso periodo del 2015. Tuttavia, i crediti deteriorati sono scesi del 2,2%, fatto che genera un certo ottimismo.
Banco Popolare: Saviotti esprime fiducia sull’aumento di capitale
L’amministratore delegato del Banco Popolare Pier Francesco Saviotti ha parlato della situazione dell’istituto, dopo la presentazione del bilancio dei primi tre mesi del 2016 e a fronte delle nuove richieste dell’Eurotower. Saviotti si è detto convinto che l’aumento di capitale sia realizzabile entro Giugno, se l’Istituto veronese riuscirà a soddisfare i requisiti richiesti dalla Consob. Inoltre, con la garanzia di Mediobanca e Merrill Lynch, l’a.d. si è detto anche certo che la fusione con BPM si concluderà positivamente:
Andiamo a sposarci con una controparte che sta andando bene, i numeri della Milano sono da cavallo di razza, noi da passisti. Il Banco arriva sempre alla fine, magari più lentamente, ma ci arriviamo bene. Credo che saremo una coppia che produrrà redditi molto importanti.
Sempre secondo Saviotti, gli obbiettivi dell’aumento di capitale sarebbero principalmente due, ovvero assicurare al nuovo gruppo una posizione più forte e innalzare la qualità degli attivi. Nel frattempo, però, la situazione in Borsa peggiora e il titolo dell’istituto stamattina è sceso fino al -6%, con una quota di 5,1 euro. Anche BPM ha perso circa il 4%.
Saviotti e Castagna incontreranno i sindacati martedì 17 Maggio
Dopo la presentazione ai mercati del nuovo gruppo formato da BPM e Banco Popolare, gli amministratori delegati dei due istituti, Giuseppe Castagna e Pier Francesco Saviotti, incontreranno i rappresentanti dei sindacati per illustrare il nuovo piano industriale. Il tema dell’incontrò verterà principalmente sui dettagli finanziari dell’unione e sul piano esuberi. In relazione a quest’ultimo argomento, le due banche hanno spiegato che dovrebbe trattarsi di esuberi volontari, circa 1.300 da gestire in tre anni. Il segretario generale della Uilca Massimo Masi ha dichiarato che l’intenzione dei sindacati è quella di chiedere circa 500 nuove assunzioni di personale giovane. In merito al piano industriale, Masi ha espresso un giudizio positivo e se arriverà l’ufficialità e le condizioni non cambieranno, tutto dovrebbe essere gestibile con soddisfazione di ambo le parti. Proprio qualche giorno fa, Saviotti aveva rassicurato tutti con queste parole: “Non ci sarà alcun licenziamento: chi uscirà è perché vorrà partecipare ai fondi di solidarietà”, e ha poi proseguito spiegando la linea strategica del nuovo gruppo, che sarà:
il rafforzamento dell’attività di gestione dei crediti deteriorati attraverso la costituzione di un’unità organizzativa dedicata alla valorizzazione e gestione dello stesso con diretto riporto all’amministratore delegato, per massimizzare efficienza, velocità di recupero e l’ammontare delle relative cessioni.