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Virus Zika: paura amplificata per i pizzichi di zanzara, ma i rischi rimangono bassi

Il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Walter Ricciardi, ha dichiarato che le zanzare italiane non sarebbero in grado di trasmettere il Virus Zika, tuttavia il rischio di contagio, seppur minimo, va tenuto in considerazione. Per tale motivo, non bisogna abbassare la guardia e sarà necessario che le amministrazioni comunali procedano con le disinfestazioni e altri rimedi. L’Italia sta anche fornendo dettagliate informazioni sui Paesi nei quali il virus si sta diffondendo in modo ampio, invitando tutti i cittadini a recarsi in questi luoghi solo se non è possibile farne a meno.

Virus Zika: Ilaria Capua invita il Brasile a garantire libero accesso ai dati sui contagi

La ricercatrice Ilaria Capua lotta da dieci anni per favorire la trasparenza in merito ai dati relativi ai virus che è possibile contrarre in territorio brasiliano. L’ultima battaglia sulla rivista Nature, attraverso la quale la ricercatrice, con una lettera, ha invitato il Brasile a modificare urgentemente le norme sulla bio sicurezza, al fine di garantire l’accesso alla comunità scientifica sui dati relativi al Virus Zika. Oltre ai viaggi in aereo, il virus in questione potrebbe essere contratto anche tramite trasfusioni di sangue. A lanciare l’allarme è stato il National Institute of Health americano, secondo il quale una possibile soluzione potrebbe essere quella di rinviare le donazioni di sangue da parte di chi mostra segni dell’infezione, ma anche creare e proporre dei test più approfonditi per individuare in modo immediato l’eventuale contagio. I casi, negli Stati Uniti, per il momento sono tenuti sotto controllo: si tratta di soggetti che hanno sviluppato la malattia dopo il rientro da un viaggio nei Paesi ad alto rischio. Per quanto riguarda l’Italia, proliferando il batterio in determinate condizioni climatiche, Luglio e Agosto potrebbero essere i mesi più a rischio, anche se il Governo non vuole lanciare nessun allarmismo, poiché seppur possibili, i contagi rimangono con il minimo delle possibilità di avvenire.

La malattia portata dalle zanzare esiste da più di sessant’anni

Che cos’è il virus Zika? In primo luogo, il nome deriverebbe dal luogo in cui il batterio è stato scoperto per la prima volta, ovvero una località dell’Uganda, ed era il 1947. A Gennaio 2016, questa malattia, per lo più sconosciuta, si è diffusa in modo preoccupante in Brasile, ma anche in Messico, in Bolivia e in Paraguay. Generalmente, i sintomi sono per lo più assenti o simili a quelli di comune influenza, e tutto si risolve in modo naturale dopo un decorso di circa 5 giorni. Tuttavia, è stato riscontrato che le donne in gravidanza colpite dal batterio, hanno subito gravi danni al feto che in molti casi non è sopravvissuto. Questo perché durante la gestazione il virus stimolerebbe l’insorgere della microcefalia nel bambino. Tutt’oggi non esistono cure per questa patologia e, come detto, si guarisce in modo spontaneo nel giro di una settimana. Il contagio avviene per lo più tramite puntura di zanzara e ciò rappresenta l’unico modo per fare prevenzione, ovvero procedere con interventi di disinfestazione contro la presenza di tali insetti sul territorio.

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