Ministro della salute: vaccinazioni obbligatorie per i bambini in asilo

Ministro della salute: vaccinazioni obbligatorie per i bambini in asilo

Se si potesse dare un titolo alla proposta avanzata dal ministro della salute Lorenzin, sarebbe “ no vaccino no asilo”. Eh si, perché il giovane ministro ha imposto nella regione Emilia Romagna, nota per un ponderale calo del numero di bambini vaccinati, la vaccinazione obbligatoria per chi volesse usufruire dell’asilo nido e della materna. Questa rivoluzionaria proposta, come del resto giustifica il ministro Lorenzin alla fine della conferenza Allenatore alleato di salute, è realizzata per tutelare la salute degli abitanti della regione Emilia Romagna, e soprattutto quella dei bambini.

I vaccini diventano obbligatori? Scatta la raccolta di firme

La questione dei vaccini è molto delicata, sebbene tutti sappiamo dell’importanza della vaccinazione come prevenzione, c’è anche da dire che se non conservati bene ed iniettati nel soggetto possono compromettere in maniera seria l’organismo.  Bypassando quest’ aspetto negativo, c’è da dire che le vaccinazioni quelle etichettate come obbligatorie dovrebbero essere eseguite, e sono anche quelle rivendicate dall’obbligo vaccinale, ossia  poliomielite, difterite, tetano, epatite B, pertosse, Haemophilus influenzae, morbillo, rosolia e parotite.  L’idea dell’obbligo vaccinale per gli asili nido parte dall’Emilia-Romagna, con un disegno di legge e ben presto trova seguaci anche nella vicina Lombardia, nella quale è partita una raccolta di firme per avviare un’iniziativa bipartisan, in seguito alla quale partirà la presentazione di un disegno di legge. Come in ogni situazione, ci sono i favorevoli ed i contrari, e in questa situazione, i contrari sono i genitori, che non hanno fatto attendere la loro contrarietà con una forsennata protesta. La reazione contrariata di quest’ultimi è molto probabilmente il risultato di una grande disinformazione, senza dimenticare il clamoroso periodo in cui si collegava la vaccinazione all’insorgenza dell’autismo.

La notizia ha già fatto il giro del web, e ha già innescato i primi dibatti tra pro e contro, e come in ogni situazione solo il tempo scandirà il vincitore.

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