Mediobanca: utili in rialzo. Progresso del 58% rispetto ai tre mesi precedenti

Mediobanca: utili in rialzo. Progresso del 58% rispetto ai tre mesi precedenti

L’amministratore Delegato Alberto Nagel ha comunicato i risultati dei dati relativi al terzo trimestre 2015/2016. L’utile netto è pari a 121,3 milioni di euro, ma nonostante il calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il progresso è al 58%. Nagel ha annunciato che a Novembre è previsto il nuovo piano industriale. Intanto anche la Borsa reagisce positivamente e mentre gli altri istituti bancari continuano a sprofondare, il titolo di Mediobanca segna +0,48% e all’apertura dei mercati ha sfiorato anche il +2,2%.

Mediobanca: si valuta l’intervento su Veneto Banca

Lo stesso Nagel, dopo aver comunicato i dati del terzo trimestre, si è soffermato sulla questione di Veneto Banca, affermando che: “Di Veneto Banca non curiamo l’Ipo ma se fosse utile e indispensabile partecipare, possiamo discuterlo. Oggi non è sul tavolo”. Non una trattativa imminente, quindi, ma nemmeno esclusa. Nel frattempo, continuano invece i lavori per acquisire le attività retail di Barclays in Italia, che potrebbero concludersi positivamente tra luglio e agosto. Nagel torna poi a parlare del bilancio di Mediobanca, spiegando che il calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente è certamente dovuto alle forti turbolenze dei mercati e al contributo al fondo di risoluzione. Nonostante questo, l’utile netto ha raggiunto una cifra superiore rispetto alle previsione e questo, secondo l’a.d., fa ben sperare anche per il prossimo trimestre. Nagel si è infatti espresso positivamente sulla situazione dell’istituto:

Lo scenario dei tassi impatta, ma la diversificazione dei ricavi è tale da farci presumere che anche questo sarà un trimestre interessante. Se non ci saranno ulteriori eventi straordinari di tipo negativo, dovremmo poter chiudere un anno altrettanto positivo come quello passato. Se poi questo sarà confermato, potremmo puntare anche a un miglioramento del dividendo.

Missione banche popolari

Solo qualche giorno fa, Mediobanca aveva diffuso una nota intitolata “Quando viaggiare è meglio che arrivare”. Lo scopo della comunicazione dell’Istituto è sembrato quello di voler condividere la propria idea in base alla quale occorre investire sulle banche popolari e non sui grandi istituti, se si vuole risollevare la situazione del settore. L’intervento di Atlante sembrerebbe aver fermato la caduta a picco di alcune popolari, ma secondo gli analisti, ovviamente, non basta. Nella nota, infatti, si legge che: “dubitiamo che il mercato pagherà in anticipo per un beneficio che difficilmente si materializzerà prima del 2018. Comunque simuliamo che il 45% dei Npl benefici di questa riforma. Ciò significa un +4% dell’utile per azione 2018 per ogni anno di accorciamento, cioè un +1 pp di copertura extra, in linea con le indicazioni fornite da Quaestio Sgr”, in risposta alle nuove misure introdotte dal Governo per velocizzare le procedure fallimentari e il recupero crediti. Sempre secondo gli analisti dell’Istituto, alle banche non converrebbe disporre nel 50% di Atlante, poiché non sarebbe possibile investire sulle tranche junior che invece produrrebbero dei rientri importanti. Per il momento, gli investimenti di Atlante hanno l’obbiettivo di supportare gli aumenti di capitale e di facilitare la dismissione delle sofferenze con l’acquisto di portafogli di Npl.

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