G7: Conclusa la riunione dei ministri in Giappone

G7: Conclusa la riunione dei ministri in Giappone

I ministri delle finanze si sono riuniti a Sendai per parlare soprattutto di politica monetaria, debito pubblico e riforme. Al centro del dibattito anche la questione Brexit, che secondo l’assemblea rappresenta una grave minaccia mondiale, economicamente parlando. E ancora, si è parlato di terrorismo, della situazione migranti e della condizione generale di incertezza per le economie di tutto il mondo. Il G7 ha deciso per un impegno comune nella lotta contro il finanziamento al terrorismo e nella cooperazione globale per la crescita dell’economia dei Paesi.

G7: Taro Aso ha chiesto maggiore libertà politica, affinché ogni Paese trovi la giusta soluzione per se stesso

Secondo il ministro delle finanze giapponese Taro Aso, padrone di casa al G7 di Sendai, non può esistere una soluzione economica valida per tutti. Ogni Stato dovrebbe trovare la propria soluzione per favorire la crescita interna. Per raggiungere questo obbiettivo, secondo Aso, ogni governo necessita di utilizzare una leva politica adatta alla propria economia. In generale, tutti i ministri si sono trovati d’accordo nel sostenere che i vari governi debbano mantenere un ruolo attivo nell’ambito della gestione del debito pubblico e della crescita economia, ad eccezione della Germania che non molla la propria posizione conservatrice. L’Assemblea ha anche toccato l’argomento Grecia, tornato alla ribalta negli ultimi giorni. Sembrerebbe che Berlino che FMI siano più vicini a trovare un accordo in merito alla ristrutturazione del debito ellenico. Da quanto è emerso, potrebbe essere raggiunta l’intesa sulla questione già Martedì prossimo, quando l’Eurogruppo si riunirà proprio per decidere lo sblocco della nuova tranche di aiuti alla Grecia. La sensazione, al termine della riunione, è che ci sia comunque ottimismo da parte di tutti i ministri, per una prossima ripresa economica. La strada è quella giusta.

Pierre Moscovici: nessun piano per stabilizzare la sterlina se la Gran Bretagna esce dall’Unione Europea

Il Commissario UE Pierre Moscovici ha parlato, dal G7, della situazione Brexit, dichiarando che, qualora l’Inghilterra lasciasse l’Europa, non è stato previsto alcun piano per stabilizzare la sterlina. L’unico piano auspicabile e attuabile è che il Regno Unito rimanga dov’è. Durante l’Assemblea è intervenuto anche il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, affermando che:

Ci siamo trovati d’accordo sul fatto che il contesto economico mondiale sia meglio di quanto temuto da qualcuno qualche mese fa.

Tuttavia, la posizione della Germania sembrerebbe ancora troppo conservatrice. A ridosso della riunione dei vertici in Giappone, un alto funzionario tedesco aveva dichiarato che Berlino sta già contribuendo con gli investimenti e non c’è motivo affinché si debba procedere con ulteriori manovre politiche espansive. La preoccupazione per il referendum sulla Brexit rimane alta, anche se recenti sondaggi hanno visto il no crescere sul si: attualmente, il 52% degli inglesi sembrerebbe voler rimanere in Europa, contro il 41% dei favorevoli all’uscita. Il Commissario Ue ha fatto poi il punto sulla Grecia: “Siamo in un momento cruciale della discussione e sono fiducioso che riusciremo a raggiungere un risultato positivo perché è interesse di ognuno arrivare a una conclusione”, riferendosi soprattutto al braccio di ferro Germania FMI.

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