Stitichezza: cosa accade a chi si oppone ai medicinali?

Stitichezza: cosa accade a chi si oppone ai medicinali?

La stitichezza, purtroppo, abbassa la qualità della vita di migliaia di persone.

Fa sentire sempre gonfi, anche non mangiando, e dà una sensazione di inadeguatezza in tutti i settori e in ogni momento.

Si dorme male, non ci si riesce a vestire, si ha spesso mal di pancia e non si riesce a pensare ad altro tant’è che diventa un’autentica fissazione. Si innesca il loop e addio evacuazione.

Come fare dunque?

Stitichezza: medicinali sì o no?

Il primo dubbio che attanaglia tanti è: usare oppure no i medicinali?

Ci sono casi in cui, purtroppo, proprio non se ne può fare a meno.

Altrimenti si rischiano blocchi intestinali e guai peggiori.

Quello delle medicine, però, dovrebbe essere proprio l’ultimo rimedio possibile.

Il vero problema di pillole e lassativi è che abituano il corpo ad evacuare facilmente.

Per guarire dalla stitichezza, invece, è fondamentale trovare un nuovo equilibrio psicofisico.

Le possibilità sono tante ma, in effetti, i risultati migliori sono essere estremamente abitudinari e la meditazione.

Rimedi contro la stitichezza: la meditazione

Sembra una follia ma il miglior rimedio è la meditazione: grazie a chi riesce a fare un percorso interiore si riescono a rimuovere i blocchi psicologici che, quasi sempre, sono alla base delle difficoltà di evacuazione.

Ognuno usa la tecnica che preferisce ma il risultato, per chi si impegna per davvero, è assicurato.

L’alimentazione funziona contro chi non riesce ad evacuare?

Il secondo consiglio è l’alimentazione anche se non può dipendere tutto da essa.

Nel senso che si può stare attenti per due, tre mesi ma poi non si può vivere per sempre a dieta per cui il corpo deve imparare ad autoregolarsi anche dopo le abbuffate, quando si trova all’estero e quando non riceve le stesse quantità di fibre, acqua o verdure.

Questo vuol dire veramente guarire dalla stitichezza.

La forza dell’abitudine

Il metodo più efficace di tutti è sicuramente quello di essere fortemente abitudinari.

C’è chi comincia facendo colazione al mattino e dedicando al relax una mezz’oretta prima di iniziare la giornata. Altri bevono un bicchiere d’acqua calda appena svegli, che è anche purificante, altri ancora sfruttano la forza del caffè.

Diventa un meccanismo automatico in quanto il corpo capisce, ad un certo punto, che dopo aver ricevuto quello stimolo si deve liberare.

L’importante è essere metodici e costanti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *