Un momento che ha commosso i presenti, in una sala consigliare gremitissima, quando lo speaker ha pronunciato la formula che ha conferito alla Senatrice Liliana Segre, assente per ragioni di salute e di età, la cittadinanza onoraria della città di Pescara.
Un applauso scrosciante, carico di pàthos, segno inequivocabile della vicinanza della comunità di Pescara alla vicenda di una donna, sopravvissuta miracolosamente alla Shoa, che rappresenta oggi una testimonianza dal profondo significato: quello del valore che la memoria di fatti tragici e disumani, come l’aberrante sterminio degli ebrei messo in atto dai nazisti, che deve oggi e dovrà fungere in futuro da mònitò per le future generazioni affinchè qualsiasi degenerazione razziale o razzista resti lontana dalle coscienza dell’umanità. Nel corso della stessa seduta solenne dell’assise civica di Pescara, la cittadinanza onoraria è stata conferita anche all’Unione Comunità Ebraiche Italiane, alla Brigata Ebraica, alle Vittime della Shoa.
Nel suo intervento il sindaco Carlo Masci ha parlato di <giornata memorabile, di una data storica per la città di Pescara. Non dobbiamo avere paura di conoscere, non possiamo avere paura di ricordare. Ciò che è accaduto durante la seconda guerra mondiale non è avvenuto per caso. Sul quel filo spinato ad Auschwitz è rimasta impigliata la nostra coscienza, e anche la nostra volontà di sapere come la violenza dell’uomo sull’uomo possa toccare i livelli più bassi ed inimmaginabili. Ecco, noi dovremo combattere sempre e comunque l’ignoranza, il rifiuto del ricordo, perché anche allora la colpa di quanto accadde non fu solo di quanti agirono in quel luogo di morte>. Il presidente del Consiglio, Marcello Antonelli ha citato Primo Levi:
<L’Olocausto è una pagina del libro dell’Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria>. Per Antonelli, l’assise civica di Pescara <ha dato oggi una grande dimostrazione di civiltà e di unione>.
Fonte: Comune di Pescara