L’acquisto della prima casa è visto, dallo stato italiano, come un evento di primaria importanza. Chi possiede un’abitazione per sé e per la sua famiglia non viene considerato come un possidente di beni superflui, ma come una persona avveduta, che sa come impegnare il suo denaro. L’abitazione in cui vive la famiglia è quindi un bene tutelato dallo stato, che tende a non applicare il pesante fardello delle tasse su queste proprietà.
Quali agevolazioni
Come possiamo leggere anche su geometra24.it, le agevolazioni per la prima casa sono presenti al momento dell’acquisto, ma anche durante il possesso. Nel caso in cui si acquisti una nuova abitazione per la famiglia si possono sfruttare dei particolari sconti sulla tassazione in vigore. L’imposta di registro sull’acquisto della prima casa è del 2%, e non del 9% come avviene per le altre abitazioni. Inoltre tale vendita gode di un’Imposta sul Valore Aggiunto agevolata, pari al 4% del valore della casa. Anche le imposte ipotecarie e catastali sono ribassate: solo 200 euro totali, una quota fissa per ogni abitazione. La prima casa gode di sconti fiscali anche per le tasse, quali l’IMU e l’IRPEF. Per quanto riguarda l’IMU l’entità ella detrazione è stabilita localmente da ogni singolo comune.
Cosa si intende per prima casa
La prima casa è l’abitazione principale di un nucleo familiare; chi acquista la prima casa non ne deve possedere un’altra all’interno del territorio dello Stato Italiano, salvo i casi in cui la precedente abitazione sia in fase di cessione a terzi. Valgono per questo tipo di considerazioni anche le abitazioni possedute in usufrutto, o di cui si possiede la nuda proprietà, o anche possedute in comunione con il coniuge. Nel momento in cui si acquista una nuova abitazione è possibile dichiarare che sarà la nuova sede di residenza della famiglia; se si possiede un altro immobile designato come prima casa, è possibile spostare la definizione di abitazione principale sul nuovo acquisto, mentre la precedente casa perde questo attributo. Nel caso in cui si siano sfruttate le agevolazioni per la prima casa per la precedente abitazione, è necessario far intercorrere almeno 5 anni tra un acquisto e l’altro.
Quali abitazioni
Possono godere delle detrazioni per l’acquisto della prima casa le abitazioni non di lusso. Fino al 2014 rientravano nella categoria “di lusso” le abitazioni designate con categoria catastale adeguata e le case con dimensioni maggiori ai 240 metri quadrati. Oggi la legge prevede che siano da considerare “di lusso” solo gli immobili che appartengono alla categoria catastale corretta.