Quanti trascorrono l’inverno all’insegna delle abbuffate e poi fanno lacrime di coccodrillo sul far della primavera? Troppi. E con il lockdown del coronavirus, tra pizza, torte fatte in casa e manicaretti vari, la situazione si è aggravata con l’obesità che è tornata a mietere vittime.
Ecco che a tutti viene voglia improvvisa di fare sport, di affrontare diete drastiche e di recuperare i mesi persi. Ma cosa accade a chi dimagrisce troppo in fretta?
Le conseguenze, purtroppo, sono molto negative.
Dimagrire in fretta: smagliature e problemi intestinali
Ogni cosa, così come anche il dimagrimento, richiede i suoi tempi.
Il primo effetto collaterale di chi cerca di dimagrire troppo in fretta sono le smagliature.
In particolare quando si perdono molti chili, bisogna dare alla pelle il tempo di abituarsi, di recuperare la sua elasticità iniziale, magari con creme e massaggi.
Il rischio, altrimenti, è quello di ritrovarsi con la classica pelle morta a braccia, pancia e glutei.
A questo punto, insomma, l’effetto è talmente di brutto da vedere che valeva la pena rimanere rotondetti.
Il secondo problema riguarda invece le conseguenze intestinali.
Il rischio di cambiare abitudini alimentari, repentinamente, dall’oggi al domani, è quello di avere problemi di stitichezza.
Un gran bel problema per due motivi: la stipsi aumenta la sensazione di gonfiore che fa percepire il proprio fisico negativamente.
In secondo luogo diventa difficile fare la dieta e, al contempo, ingerire cibi che possano essere d’aiuto per risolvere questo problema.
Il tutto senza considerare che il dimagrimento deve avvenire per gradi anche per una questione di fame: lo stomaco, infatti, ha bisogno di abituarsi alle nuove dosi di cibo.
Riducendole drasticamente si finisce per non abituarsi alle nuove razioni.
Chi, invece, rispetta un regime equilibrato, arriva alla fine della dieta che non ha più la stessa fame di prima e si accontenta anche delle dosi raccomandate senza soffrite più del dovuto.
Infine, ridurre drasticamente il cibo, per esempio con lunghi digiuni, rallenta il metabolismo.
Non appena si torna a mangiare, insomma, il corpo cerca di assimilare tutto per affrontare i lunghi periodi in cui “ha capito” che non mangerà.
Non solo dieta per dimagrire: stessa ricetta anche nello sport
Una maniera semplicistica di spiegare i meccanismi del metabolismo.
Lo stesso discorso vale per lo sport: farlo tutti i giorni ma per gradi.
Non si può certo correre 50 km se, fino al giorno prima, l’attività fisica media è stata di pochi passi al giorno.
La parola d’ordine è gradualità: nello sport, nella dieta e quindi del dimagrimento.
I risultati lenti si mantengono, quelli veloci sono destinati a sfumare così come sono arrivati.