L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha lanciato un nuovo allarme per quanto riguarda le infezioni ai genitali. Alcune patologie, infatti, sembrerebbero essere diventate molto più frequenti, ma soprattutto resistenti ai farmaci, causando gravi danni per la salute. In particolare, la malattia della Gonorrea, se non curata tempestivamente e correttamente, potrebbe causare infertilità, aborti spontanei, nascite premature e gravi infiammazioni pelviche. Ad aggravare la situazione la resistenza di particolari virus agli antibiotici. A quanto pare, l’uso eccessivo e casuale di medicinali contro questo tipo di infezioni ha fatto sì che il virus sviluppasse una capacità di resistenza ormai quasi inviolabile.
Erroneamente, si pensa che le infezioni genitali siano patologie legate solo o maggiormente all’apparato femminile. In realtà, anche gli uomini sono soggetti a diversi tipi di infezioni, anche piuttosto fastidiose e problematiche.
La Gonorrea maschile (detta anche blenorragia) è causa di moltissimi casi di infertilità nell’uomo. Purtroppo, spesso, queste conseguenze derivano da un non tempestivo intervento sul diffondersi del virus. Eppure, per la sua conformazione fisica, nell’uomo è più semplice riconoscere determinate infezioni genitali.
La blenorragia, inoltre, si presenta con dei sintomi ben definiti, che sono i seguenti: perdite maleodoranti dall’uretra di colore bianco o giallastro, dolore mentre si produce urina, dolore e gonfiore ai testicoli.
In considerazione dell’attuale resistenza del virus a diversi farmaci, alla comparsa dei suddetti sintomi sarà bene rivolgersi ad uno specialista per individuare la terapia più efficace e corretta.
Da Londra arrivano notizie di una nuova sperimentazione contro la Gonorrea e altre infezioni ai genitali. Le informazioni hanno destato molta curiosità poiché sembrerebbe che ad essere sperimentato contro la patologia non sia un nuovo farmaco, bensì un semplice collutorio che quotidianamente si utilizza per l’igiene della bocca.
E’ risaputo che la principale causa di trasmissione delle suddette patologie è il sesso non protetto (compresso quello orale). Nel caso specifico della blenorragia, il virus rimarrebbe in gola per molto tempo prima di manifestarsi e alcuni Ricercatori dell’Università di Monash hanno notato come, su un campione di pazienti affetti dalla malattia, coloro che ogni giorno, per un determinato periodo, hanno effettuato gargarismi con un collutorio, hanno visto diminuire la carica batterica in modo sensibile, giorno dopo giorno.
La comunità scientifica si augura di trovare presto nuove soluzioni valide, nel frattempo invitando la popolazione alla prevenzione. Da ricordare che i più colpiti sono i giovani tra i 15 e i 24 anni, con una media europea di 20 casi ogni 100.000 persone.
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